| Nuova protesta dei termali questa mattina. Questa volta il corteo, partito dalle Terme, si è spinto verso il centro città, attraversando via Marconi, via Roma, Santa Maria dell'Orto ed arrivando fin sotto Palazzo Farnese. Qui, dopo aver sostato per diversi minuti, hanno inneggiato cori di protesta, nella massima tranquillità e senza creare problemi di ordine pubblico. Terminata la protesta, liberatisi di striscioni, fischietti e bandiere, si sono diretti all'interno della vicina Cattedrale raccogliendosi in preghiera. I lavoratori hanno, quindi, chiesto al Vescovo Francesco Alfano di spendere qualche parola nei loro confronti. In giornata è atteso un suo intervento sulla vicenda. Lo stesso Mons. Alfano, pochi giorni dopo il suo insediamento, aveva fatto visita ai lavoratori termali, portando anche in quell'occasione il suo messaggio di pace e serenità.
Alla manifestazione
hanno aderito tutte le sigle sindacali a meno della Cisl. "La nostra linea di condotta - ha spiegato il sindacalista della Cisl, Salvatore Suarato - è sempre stata quella di garantire prima la copertura del servizio, quindi le cure ai clienti, e poi manifestare la nostra insoddisfazione con cortei e manifestazioni cittadini. Quindi - spiega Suarato - pur sottoscrivendo la partecipazione alla manifestazione di questa mattina, non vi abbiamo preso parte. Avevo chiesto di posticiparla di un paio d'ore, giusto il tempo di prestare le cure ai clienti che, numerosi, stanno arrivando in questi giorni alla Terme, e poi scendere in strada, così come fatto anche in altre occasioni. Il sindacato - ha concluso il rappresentante sindacale della Cisl - è fatto anche di responsabilità e non solo di proteste. Ciò non toglie che la protesta va fatta, ma nel rispetto anche dei clienti. In questo momento non ci possiamo permettere di perderli".
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